Uno dei possibili modi per cedere l’attività ad uno o più dei propri figli è il patto di famiglia (artt. 768-bis-768-octies del Codice Civile).

Introdotto nel nostro ordinamento con la Legge 55/2006, il patto di famiglia costituisce una deroga parziale al generale divieto di patti successori stabilito dall’art. 458 del Codice Civile.

In estrema sintesi, l’imprenditore che intende cedere la propria attività ai figli può:

1. recarsi dal Notaio insieme al coniuge e a tutti coloro che sarebbero legittimari alla sua successione se essa si aprisse in quel momento (ai sensi dell’art. 536 c.c., figli e ascendenti, se ancora in vita).

2. con il patto di famiglia trasferire la propria azienda o le proprie quote societarie ad uno dei suoi figli, o a più di uno.

3. Il figlio o i figli che si vedono così assegnare l’azienda o le quote corrispondono agli altri partecipanti al patto la somma corrispondente al valore delle quote ricevute.

Queste somme e l’azienda così trasferita non possono essere oggetto di collazione e di riduzione al momento della morte dell’imprenditore, a differenza della donazione, che invece può essere ridotta per reintegrare la quota riservata ai legittimari.

Facciamo un esempio pratico. Immaginiamo che il Sig. Rossi, fondatore di un’omonima ditta individuale, desideri andare in pensione. Il Sig. Rossi ha tre figli, ma solo uno, Mario, ha lavorato fin da ragazzo nell’azienda di famiglia; gli altri due figli svolgono altri lavori e non hanno alcun interesse nel rilevare l’attività.

Il Sig. Rossi decide di stipulare con la moglie e i tre figli un patto di famiglia, col quale intesta l’azienda soltanto al figlio Mario. Quest’ultimo, contestualmente o con contratto successivo, versa alla madre e ai fratelli una somma pari al valore dell’azienda ricevuta (a meno che questi non vi rinuncino).

A questo punto alla morte del Sig. Rossi il passaggio generazionale della sua azienda sarà già avvenuto molti anni prima, con calma e con l’accordo di tutti i membri della famiglia, senza possibilità per i fratelli di Mario di agire nei suoi confronti e ottenere più di quanto ricevuto al momento del patto.

Se desideri maggiori informazioni sulle alternative per il passaggio generazionale delle imprese a conduzione familiare, non esitare a contattarci.

 

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