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Identificazione diretta ai fini IVA – Cosa serve e chi può utilizzarla

L’identificazione diretta ai fini IVA sottende alla volontà del legislatore comunitario di eliminare la necessità di costituire una stabile organizzazione o di nominare obbligatoriamente un rappresentante fiscale nel caso in cui un soggetto non residente compia operazioni IVA rilevanti nel territorio italiano.

Possono avvalersi dell’identificazione diretta ai fini IVA i soggetti non residenti che svolgono attività di impresa, arti o professioni, in Italia, ai sensi dell’art. 35-ter DPR 633/72.

L’identificazione diretta ai fini IVA, o la nomina del rappresentate fiscale in Italia, di un soggetto non residente, non fa perdere allo stesso lo status di soggetto estero (Relazione ministeriale al D.Lgs. 19 giugno 2002, n. 191); pertanto un soggetto estero che si identifichi direttamente, non assume quale “residenza” l’Italia ma mantiene, ai fini della territorialità, la sua “sede” ed il suo “stabilimento”, all’estero.

I soggetti che decidono di assolvere agli adempimenti IVA in modo diretto, cioè senza avvalersi di un rappresentante fiscale, devono effettuare una dichiarazione prima di effettuare operazioni per le quali si vuole adottare la suddetta opzione.

L’ufficio competente per l’identificazione diretta è il Centro Operativo di Pescara, al quale bisogna indirizzare, a mezzo posta raccomandata, il modello ANR/3 e altri documenti che identifichino e certifichino l’attività svolta dal dichiarante, per ottenere un numero di Partita IVA, che identifica il soggetto non residente.

Con l’identificazione diretta, l’unico debitore nei confronti dell’Erario è il soggetto passivo (non residente), a differenza del caso in cui ci si avvalga del rappresentante fiscale, dove egli è responsabile in solido con il soggetto non residente.

L’identificazione diretta ai fini IVA è particolarmente vantaggiosa per gli operatori, non residenti, di piccole dimensioni che effettuano operazioni IVA rilevanti nel territorio italiano, saltuariamente, potendo così evitare costi organizzativi eccessivi.

Il versamento dell’IVA può avvenire utilizzando il servizio telematico messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate oppure a mezzo bonifico utilizzando la procedura “Target”, per i bonifici transfrontalieri.

Infine, si sottolinea il fatto che l’identificazione diretta ai fini IVA è alternativa alla nomina di un rappresentante fiscale, in Italia.

 

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