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La Successione Necessaria

Nella Successione viene garantito il principio che privilegia i familiari nella trasmissione della ricchezza per causa di morte.
I familiari privilegiati sono i più stretti del de cuius (termine utilizzato nel linguaggio giuridico e burocratico per indicare il defunto): coniuge, figli e ascendenti.

Il meccanismo della successione si realizza tenendo in considerazione il patrimonio del testatore, idealmente diviso in due parti:

– La quota di riserva (detta anche quota Legittima) è quella che la legge riserva ai familiari più stretti (detti legittimari) del de cuius e la loro posizione è tutelata anche contro la volontà di quest’ultimo.

– La quota disponibile è la parte restante del patrimonio che potrà essere trasferita liberamente, tramite testamento.

Se il testatore non dovesse rispettare il limite della legittima, per esempio nominando un estraneo come erede di tutto il suo patrimonio, i legittimari subirebbero la c.d. lesione della legittima potendo così ricorrere a rimedi legali per garantirsi il diritto leso.
In questo caso la legge offre la c.d. azione di riduzione che rende inefficaci le donazioni della legittima e le disposizioni testamentarie.

Come detto precedentemente, i legittimari aventi diritto alla legittima sono: il coniuge, i figli e gli ascendenti.
Il loro diritto è influenzato dalla circostanza che il legittimario possa partecipare alla successione da solo o in concorso con altri legittimari.
Nel caso in cui vi sia una successione solitaria di una singola categoria di legittimari, la legittima verrebbe suddivisa nella seguente maniera:

– Al coniuge spetta di diritto la metà del patrimonio (anche al coniuge separato, purchè senza addebito), mentre al coniuge divorziato o separato con addebito non spetterà nulla.

– Ai figli, se il de cuius ne lascia uno, questi ha diritto a metà del patrimonio; se più di uno, questi avranno diritto a 2/3 del patrimonio da dividersi fra tutti in parti uguali

– Gli ascendenti hanno diritto a 1/3 del patrimonio

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Fabio Savia

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